giovedì 22 settembre 2011

Un piacere sorprendente

Non solo punto G. Se già la ricerca del piacere a volte vi era parsa affannosa ora le cose potrebbero ulteriormente peggiorare. O migliorare, s’intende. Infatti, mentre di tanto in tanto un articolo o una notizia ci rinfrescano la memoria sull’esistenza e la collocazione del mitico punto del piacere supremo neanche si trattasse di aggiornare la cartina su Google Maps, all’orizzonte si sta già profilando qualcosa di nuovo, o per lo meno di meno famoso. Si chiama Deep Spot ed è un’area della vagina del tutto diversa da stimolare per carezze sempre più hard e sempre più complesse. 


Altro che Dirty Dancing, le coccole si fanno proibite e decisamente inedite. Sembra infatti che stimolando un punto preciso vicino all’uretra si ottengano sensazioni mai viste prima, orgasmi senza paragoni, gambe che tremano ed eterna gratitudine da parte della fortunata. Questo almeno secondo le teorie dell’esperto David Shade che, pian piano, stanno arrivando anche qui in Italia seminando un certo panico nei vari forum. Angoli in cui gli uomini, a quanto pare stravolti dalla fatica per la continua e snervante ricerca di questa nuova meta della passione, vanno a sfogarsi dopo vari tentativi non esattamente soddisfacenti. Una delle controindicazioni più ricorrenti? Alle loro compagne in questo modo sul più bello scappa la pipì! Cosa che, oltre a non essere affatto romantica, è scomoda e non particolarmente piacevole. 

A questo punto viene da chiedersi se non ci stia sfuggendo qualcosa. Se, forse, per quanto possa essere un’attività decisamente fisica e, quindi, come tale, soggetta alle regole della scienza, considerare il sesso come una serie di azioni dalla chirurgica precisione da svolgere in perfetto ordine non sia un tantino eccessivo. 

Le donne di tutto il mondo hanno avuto orgasmi anche senza tutto questo rumore. Per semplice piacere fisico, per amore, per passione. In ogni caso per essere riuscite, senza fare molto rumore per nulla, a viversi il momento.



mercoledì 24 agosto 2011

I giocattoli che allenano il piacere

I migliori amici delle ragazze? Archiviati i diamanti, oggi sono i sex toys.


La provocazione arriva dal New York Timesche dedica ai giocattoli erotici una notizia da prima pagina: più di metà delle americane li usa per sé e l’80 per cento con il partner. Numeri da capogiro, visto e considerato che da noi, secondo l’Associazione sessuologia applicata, solo una signora su cinque ha dimestichezza con i giocattoli erotici. «Le italiane sono meno propense a utilizzarli come “detector” del piacere, cioè come un aiuto concreto per amplificare le sensazioni fisiche reciproche e scoprire zone erogene inesplorate » spiega la sessuologa californiana Jennifer Berman, autrice del bestseller Secrets of the sexually satisfied woman (I segreti della donna sessualmente appagata, Hyperion).

Sul sito www.bermansexualhealth.com l’esperta ha addirittura inserito una guida all’uso dei giocattoli erotici per principianti, per esperti e per la coppia. Con un’avvertenza valida sempre: non vanno considerati un obbligo, ma una possibilità per ampliare gli orizzonti erotici. «I più semplici e maneggevoli sono i dildo» dice l’esperta. «Non a caso hanno una tradizione antichissima: in Grecia, nel terzo secolo a.C., si chiamavano olisbos ed erano fatti in legno o in cuoio imbottito. Oggi si trovano in materiali confortevoli come il silicone e facili da pulire come la ceramica o l’acciaio, ma anche preziosi, in cristallo».

Per una graduale scoperta dei punti più sensibili del corpo, ci sono i sex toys “doppi”, quelli che sanno dare una marcia in più sia al piacere vaginale sia a quello clitorideo. «Come il rabbit, il coniglietto usato dalle ragazze di Sex and the City» consiglia la sessuologa. E basta entrare nel regno dei gadget vibranti per sperimentare nuovi divertimenti e giochi sfiziosi. «La scelta è ampia, si va dal cockring (l’anello che indossa lui per dare piacevoli brividi anche a lei) ai vibratori super tecnologici che si azionano a distanza con un telecomando o dall’iPod» suggerisce l’esperta.

Persino le più dubbiose possono stare tranquille: «I sex toys divertono ma non danno assuefazione: dopo averli usati una o più volte, le coppie tornano a fare l’amore anche “senza”. In più non suscitano l’invidia del maschio che, anzi, li vede come alleati della potenza virile » rassicura la dottoressa.

Due buoni motivi per cominciare a giocare e allenarsi al piacere.

sabato 9 luglio 2011

L'erotismo ha bisogno di aria

Esther Perel
Psicoterapeuta,
specializzata in terapia
di coppia
e della famiglia.
Lavora a New York
da più di 20 anni.
In Italia ha pubblicato
L'intelligenza erotica (Tea)
Per alimentare il desiderio non basta essere innamorati. Secondo la psicoterapeuta Esther Perel (www.estherperel.com) la passione si nutre di mistero e sorpresa.

Intervista

Amore e desiderio sono strettamente legati?
Spesso crediamo che amore e desiderio vadano di pari passo, che crescano e decrescano insieme. Ma non è sempre così. Conosco molte coppie che si amano, si intendono a meraviglia e, nonostante ciò, non hanno più voglia di fare l’amore. Spesso si sentono attratte da una terza persona e non riescono a capire perché questa passione si accende per un estraneo. Fino a quel momento avevano infatti creduto che l’amore potesse bastare a alimentare il desiderio. Ma le regole dell’attrazione e quelle dell’amore sono diverse. L’amore ha bisogno di sicurezza, il desiderio si nutre invece di sorpresa, di inatteso, di incertezza. Per questo le coppie che conservano intatta la loro passione sono quelle in cui i partner non si danno per scontati. Se l’amore reclama vicinanza, l’erotismo esige invece distanza. L’erosione del desiderio spesso nasce dall’isolamento affettivo dei partner, che tendono a soddisfare i loro bisogni all’interno della coppia.

Ma oggi siamo più indipendenti. Abbiamo più spazio rispetto alle generazioni passate, che crescevano insieme, si sposavano, spesso lavoravano nello stesso luogo...

Nella famiglia patriarcale generazioni diverse vivevano nella stessa casa e spesso condividevano anche la giornata lavorativa ma, nonostante ciò, ognuno coltivava il proprio spazio privato. Ciascuno aveva i propri pensieri segreti e nemmeno il partner ne era a conoscenza. Oggi non è più così. Sa cosa mi dicono le coppie che incontro? “Lui non mi parla”, “Lei non dice ciò che prova”, “Non so mai cosa pensa”... Tutti desiderano che il partner racconti loro ogni cosa. Ma in questo modo priviamo l’altro e noi stessi del nostro spazio privato e così viene meno anche il desiderio, che per essere alimentato ha bisogno di mistero.

Perchè ci priviamo della distanza?
La mancanza di distanza nasce dal bisogno di sicurezza. Per combattere le minacce che vengono dall’esterno e le nostre paure, ci sentiamo rassicurati dalla vicinanza del partner.

Come nasce il desiderio?
Il desiderio è una forza vitale che impariamo a conoscere fin da bambini, quando proviamo per le prime volte la voglia di scoprire cose nuove, di esplorare il mondo. Il desiderio è quindi novità, curiosità, bisogno di avventura. Se i genitori reprimono questo istinto, soffocano la vita stessa. Nella coppia succede la stessa cosa: il desiderio non si riduce al sesso, è la voglia continua a scoprire l’altro. Ciò che manca alle coppie moderne non è il fuoco della passione. Ma la distanza: il fuoco per essere alimentato ha infatti bisogno di aria...

È per questo motivo che spesso si ritrova il desiderio per il partner quando ci si accorge che il proprio compagno prova attrazione per un’altra persona?
Il tradimento, vero o presunto, è uno dei grandi motori del desiderio. Quando il partner posa il suo sguardo su un’altra persona tutto viene rimesso in gioco. C’è bisogno infatti che io mi batta per essere scelto di nuovo. Ciò che ravviva l’attrazione è la paura della perdita. E questa paura si manifesta solo se l’altro è libero e mostra la propria individualità. La gelosia, il timore di perdere l’altro e l’incertezza possono essere degli afrodisiaci potenti.

Perché è così difficile mantenere il desiderio sessuale?
Perché è quasi impossibile, se non paradossale, far coincidere il nostro bisogno di sicurezza con il bisogno di avventura. Perché il desiderio porta con sé delle emozioni che minacciano l’amore, come la gelosia, l’aggressività, la pulsione animale, l’istinto. Perché spesso dimentichiamo che l’erotismo va coltivato, altrimenti rischia di sfumare. Infine, perché siamo troppo condizionati dagli impegni verso i figli, gli amici, i colleghi di lavoro... Pensate, per esempio, come riempiamo di coccole i nostri bambini e siamo sempre alla ricerca di quello che può fare loro piacere... Riflettete sugli sforzi che siamo disposti a fare per vedere gli amici... Se dedicassimo la metà di queste attenzioni al partner, il desiderio probabilmente non si spegnerebbe.

Aumentare il desiderio non è dunque solo una questione di erotismo

Il sesso esiste anche senza desiderio: si possono avere dei rapporti anche senza averne voglia, solo per dovere. Fino a qualche decennio fa le donne avevano un obiettivo preciso nella vita: avere dei figli. Oggi, invece, la procreazione e il sesso sono una libera scelta. Siamo quindi passati da un modello coniugale, in cui i rapporti sessuali erano legati soprattutto alla procreazione, a un desiderio sessuale, che per esistere ha bisogno di essere coltivato e mantenuto.


venerdì 8 luglio 2011

Training erogeno

È chiaro ed evidente che non tutto il sesso che facciamo può essere di ottima qualità. Ci piacerebbe moltissimo ma non è così. Una volta siamo distratte, una volta lui va di fretta (svelto e bene non vanno insieme quasi mai!), l’altro giorno “sì non era male, ma non è stato indimenticabile”. Può succedere. Ma siamo certe che dipenda solo da lui e non anche da noi stesse? Sembra che questa domanda stia attanagliando sempre più donne desiderose di apprendere la via del piacere infinito e senza paragoni. Donne che vogliono consigli, che vogliono allenarsi. Premettendo che forse non è il caso di prenderla così sul serio, e che se avete del tempo per fare degli esercizi quotidianamente è decisamente meglio che voi pensiate ad addominali e glutei, è anche il caso di ammettere che un po’ di autocritica non guasta anche sotto le lenzuola.


Infatti i fattori per cui un rapporto non ci coinvolge come vorremmo sono molteplici alcuni dei quali, decisamente mentali, sono risolvibili in tre passaggi.

Step1: Impara a pensare anche al tuo piacere. Raggiungi l’orgasmo più lentamente di lui? Trovate il vostro tempo e ne gioverete entrambi e non trasformatevi in tante Meg Rayan in Harry ti presento Sally
Step 2: Almeno che non ci sia uno specchio sul soffitto impara a non pensare al tuo aspetto fisico. Il momento della conta degli eventuali buchini di cellulite è decisamente un altro. A letto lasciati andare e affronta i tuoi difetti con ironia
Step 3: Abbi fiducia in te stessa e asseconda il tuo istinto. Nel peggiore dei casi, se non gradisce, sarà lui a guidarti. Non siamo a scuola: non aver paura di sbagliare

Se queste prime fasi non vi sono state ostiche possiamo proseguire. E, dato che si dice “mens sana in corpore sano”, passiamo a tre esercizi più fisici consigliati da Kegel, il ginecologo che ha studiato come allenare i muscoli della vagina:

1) Allena i tuoi muscoli vaginali contraendo e rilasciando la vagina. Più saranno elastici e più il rapporto sarà per te coinvolgente, soprattutto se imparerai a muoverli intenzionalmente.

2) Inspirando ed espirando con il naso contrai i muscoli della pancia e poi spingili in fuori con tutta la tua forza, Infine rispingili verso l’interno. 

3) Spingi la vagina verso il basso e intanto manda fuori la pancia aspirando con il diaframma. È complesso ma nel tempo sembra dia risultati interessanti!

(per saperne di più, clicca qui)


Se lui vuole le coccole e lei sesso selvaggio

Le relazioni di coppia sono davvero strane. Appena ci si addentra in questo fantastico mondo fatto di dialoghi, di gesti, di passioni, di sottintesi e sentimenti, ci si accorge che l'amore e il rapporto con il sesso opposto (o con il proprio) sono allo stesso tempo tutto e il contrario di tutto. Sono veri gli stereotipi e i luoghi comuni su uomini e donne, ma è altrettanto vero che tutti siamo unici e che "non siamo mica tutti uguali", che "lui è diverso".

Così, nello stesso giorno, capita di leggere un articolo dove vengono evidenziati gli effetti malevoli della pornografia sulla sessualità e sull'influenza (negativa) che le "favole" i racconti romantici hanno sulla nostra visione dell'amore e del sesso, sulle nostre aspettative, speranze e in definitiva su come vanno le nostre storie d'amore, confermando alcuni luoghi comuni, mentre una ricerca svolta dal Kinsey Institute dell'Indiana University ne sfata un altro: secondo gli studiosi infatti, nelle coppie a lungo termine, gli uomini avrebbero bisogno soprattutto di tenerezze, mentre le donne rischiano di essere insoddisfatte (e di andare alla ricerca di un amante...) se il sesso non funziona. 

Sì, avete capito bene, gli uomini vogliono LE COCCOLE e noi, così romanticamente incastrate nell'happy ending e nel ruolo della principessa, vogliamo SESSO SELVAGGIO. Insomma, tutto il contrario di quanto ci si potrebbe aspettare.

Effettuando un'indagine su oltre 200 coppie di tutto il mondo tra i 40 e i 70 anni di età, in coppia in media da 25 anni (parliamo quindi di coppie longeve), i ricercatori hanno rilevato come gli uomini considerino baci, carezze ed espressioni di tenerezza una componente fondamentale di una storia d'amore felice, dando alle coccole un'importanza maggiore anche rispetto alle donne, per le quali invece una vita sessuale appagante è fondamentale in una relazione duratura, importanza (e soddisfazione) che aumenta con il passar del tempo.

Ma a dirla tutta, il risultato dell'indagine non è poi tanto sensazionale: quante volte abbiamo creduto o ci siano innamorate di qualcuno perché ci avevamo fatto del meraviglioso sesso? Ci affezioniamo facilmente a chi è capace di darci piacere, sviluppando quasi una dipendenza dall'uomo in questione. Forse, è proprio per questo che a volte è difficile abbandonare una relazione fallimentare e distruttiva, se il sesso va alla grande... oppure: quante donne hanno tradito semplicemente perché non erano soddisfatte della propria vita sotto le lenzuola?

Passando al versante maschile, se ci si ferma a riflettere giusto un attimo, neanche la voglia di tenerezza maschile sembra strana. È un fatto noto, infatti, che gli uomini vogliano una cosa sola: l'amore incondizionato della propria compagna. Fatto che da solo dovrebbe farci desistere dall'instaurare relazioni con una persona, sperano che un giorno possa cambiare.

Allo stesso modo, le donne vogliono soprattutto sentirsi desiderate. Non a caso, una delle principali recriminazioni delle donne insoddisfatte è "tu non mi desideri più, mi dai per scontata", cosa che dovrebbe servire da monito e aiutarci a non essere le prime a dare per scontato il partner, pretendendo di sapere cosa sta pensando, di cosa ha bisogno o cosa desidera davvero.

Manco a dirlo, quando i presupposti per una felice relazione di coppia di sono tutti, le necessità di uomini e donne si soddisfano a vicenda: quando un uomo si sente amato dalla propria compagna infatti la desidera di più, e quando una donna si sente desiderata e senta che il partner i dedica generosamente al suo piacere non può fare a meno di amare e coccolare il proprio compagno. A questo punto, una volta appurato che il meccanismo-coppia funziona, non resta che oliarlo: la vera sfida - appasionante, intensa, emozionante - dell'amore non è trovarlo, ma costruirlo insieme giorno dopo giorno, raffinarlo, renderlo meraviglioso.

giovedì 30 giugno 2011

Il segreto delle donne: l'orgasmo si impara



Il segreto delle donne - Viaggio nel cuore del piacere (di Elisa Brune, Yves Ferroul, Ponte alle Grazie) è un libro che tutte le donne - e tutti gli uomini - dovrebbero leggere per comprendere e vivere al meglio la sessualità. In particolare, l'argomento trattato nel libro è uno tra i più misteriosi, inesplorati e affascinanti di sempre: l'orgasmo femminile.
Per alcune è un problema, per altre una certezza, per altre ancora un mito o un segreto da custodire, spesso e volentieri oscuro per le stesse titolari: la rivoluzione sessuale, le scoperte scientifiche e i cambiamenti sociali infatti non sono bastati a colmare quel gap nella sessualità femminile. Le informazioni sono spesso confuse e anche basarsi sull'esperienza non è poi così immediato, visto che anche tra donne è difficile parlarne sinceramente, confrontarsi su un tema tanto delicato e desiderato da rappresentare un pericolo per l'orgoglio femminile: per una donna "non godere" o "non godere abbastanza" potrebbe benissimo essere frustrante quanto l'impotenza per un uomo.
Il rischio è, ancora una volta, quello di non riuscire ad esprimere il proprio potenziale erotico, restando ingabbiate in vecchi schemi, in concezioni errate o in cattive abitudini.
Così gli autori si sono messi all'opera, raccogliendo la summa sapere scientifico e le esperienze sessuali di 304 donne, dalle ventenni alle over 60. Il risultato è un saggio nel senso letterale del termine, che raccoglie informazioni scientifiche attendibili sulle geometrie del piacere e dà al tempo stesso un nuovo punto di vista nel considerare il piacere: l'orgasmo femminile non è mai uguale a sé stesso, esistono tante varietà di piacere e di modi di raggiungerlo quante sono le donne nel mondo. Soprattutto, godere non è affatto scontato, si impara.
Facciamo un passo indietro e torniamo all'origine della questione: perché esiste l'orgasmo? La teoria avvalorata dagli autori è che le donne possano provare l'orgasmo perché gli uomini devono provarlo (allo stesso modo gli uomini sono provvisti di capezzoli anche se non gli servono), in funzione dell'evoluzione della specie (gli uomini devono avere un orgasmo per eiaculare e quindi assicurarsi una discendenza). Una sorta di reminescenza di quello stadio dello sviluppo in cui le cellule da essere uguali si diversificano, dando vita a un maschio o a una femmina. Proprio perché non direttamente necessario alla riproduzione, l'orgasmo femminile non è si è sviluppato in modo sistematico (godere così o colà, per una donna, non è soggetto alla selezione naturale). Non solo: per lo stesso motivo, provare un orgasmo non è automatico.
Da qui deriva quindi la grande varietà dell'orgasmo femminile e il fatto che a volte sia difficile raggiungerlo. Ogni donna quindi si troverà a dover apprendere come arrivare al piacere, attraverso un percorso fatto di scoperte, emozioni, esperienze, trovando la sua personalissima strada per arrivare all'apice. Nel libro, si legge che la genetica coincide sono del 30% nel determinare l'accesso al piacere e si può perfettamente notare che alcune donne avrebbero più orgasmi, se adottassero la concezione di "apice del piacere" adottata da altre: che più quello che conta è il proprio "vissuto sessuale".
Una volta assimilata questo concetto, sarà più facile per ogni donna accettare anche le proprie caratteristiche, e riuscire a goderne nel senso più reale del termine, senza sentirsi in dovere di essere omologata a un sistema improntato sulla sessualità coitale e maschile, e che per secoli ha soffocato la spinta erotica femminile.
Sempre secondo gli autori, sono 4 i passi che le donne dovrebbero fare per poter accedere al proprio potenziale orgasmico e vivere una vita sessuale felice.
1 - Sviluppare la competenza sessuale. "Bisogna essere informati, istruiti, esercitati", che significa acquisire delle conoscenze su come funziona il corpo umano. Ad esempio, che l'orgasmo è una reazione cerebrale, con manifestazioni fisiche, e che sarebbe sufficiente la sola "accensione" di alcune zone cerebrali per scatenare il piacere, senza alcuna stimolazione genitale: di fatto il vero organo sessuale umano è il cervello. Oppure che l'organo femminile responsabile del piacere è il clitoride - amologo del pene maschile - mentre la vagina ha solo funzioni riproduttive e non è particolarmente innervata: il mitico "orgasmo vaginale" di per sé non esiste e si può parlare piuttosto di stimolazione per via vaginale del clitoride, le cui radici, che si estendono anche più di 9 cm all'interno del corpo, circondano le pareti della vagina. Ecco perché gli esercizi Kegel migliorano il piacere.
2 - Sviluppare la propria cultura sessuale. "Praticare il sesso con intelligenza presuppone anche il fatto di interessarvisi in una maniera più ampia che non solo in relazione a sé stessi. Un artista o uno sportivo di alto livello sono impregnati della cultura della propria disciplina. Bisogna ascoltare, guardare, leggere, discutere"... Qualche esempio? Un po' di sana letteratura erotica!
3 - Fare un investimento sessuale. "Non si diventa delle virtuose praticando un'arte di tanto in tanto". Per perfezionarsi e apprendere i meccanismi del proprio piacere, diventando amanti più soddisfatte sia per sé stesse che per il partner, occorre fare tanta, tanta pratica. Di conseguenza dare una priorità alla propria vita sessuale e fare un investimento in termini di tempo ed energie sul proprio godimento. In altre parole: invece di guardare un telefilm che non vi interessa in tv, fate l'amore (anche con voi stesse)!
4 -  Sviluppare la curiosità sessuale. "Fare l'amore non significa andare alla ricerca del migliore, per sé o per l'altro. Significa trasformare questa ricerca in un'avventura che coinvolge entrambi i partner, un'avventura che provoca brividi, batticuore, vertigini. È un modo per incontrare l'altro in modi diversi, e all'interno di scenografie che dipendono solo da voi. [..] La vostra sessualità vi appartiene, è uno dei pochi ambiti in cui potete essere veramente libere, se lo desiderate. [..] Potete vivere la sessualità come un'esperienza di verità e di libertà, un momento in cui esplorare i confini del proprio essere"

martedì 28 giugno 2011

Esercizi di Kegel

Cosa sono gli esercizi di Kegel?
Gli esercizi di Kegel, o esercizi del pavimento pelvico, sono stati sviluppati da un ginecologo (Dr. Howard Kegel) per rinforzare il tono dei muscoli pelvici che supportano l’utero, la vescica e l’intestino. Essi aiutano a a rinforzare i muscoli vaginali e migliorare il controllo della continenza urinaria. 
La maggior parte delle pazienti possono trarre benefici da tali esercizi solo se vengono effettuati con costanza e diligenza.


Che cos'è l'incontinenza urinaria?

Per incontinenza urinaria si intende la perdita involontaria dell'urina a riposo o sotto sforzo (colpo di tosse, starnuto etc).


Perchè rinforzare i muscoli pelvici?

Perchè i muscoli che formano il pavimento pelvico e che circondano l'uretra (il canale che conduce l'urina dalla vescica all'esterno) sono in parte sotto il controllo della tua volontà.
Pertanto quando rinforzi questi muscoli rendi più facile la chiusura dell'uretra e quindi meno probabile la perdita di urina durante colpi di tosse, starnuti, sforzi, etc.


Quali sono i benefici degli esercizi di Kegel in gravidanza?

Le donne gravide che praticano gli esercizi di Kegel spesso riferiscono di avere un parto più facile. Il potenziamento di questi muscoli durante la gravidanza può aiutare a sviluppare la capacità di controllare i tuoi muscoli durante il travaglio ed il parto. Tonificare tutti questi muscoli ridurrà inoltre al minimo due problemi comuni durante la gravidanza: le perdite vescicali e le emorroidi.

Gli esercizi di Kegel sono inoltre raccomandati dopo la gravdanza per promuovere la cicatrizzazione perineale, recuperare il controllo della vescica e rinforzare i muscoli del pavimento pelvico. La cosa migliore degli esercizi di Kegel è che essi possono esssere eseguiti ovunque e che nessuno si accorge che tu li stai facendo.


Vantaggi degli esercizi di Kegel
  • Minori probabilità di lacerazioni perineali
  • Minori probabilità di problemi urinari e di perdite vescicali
  • Maggiore capacità di controllare i muscoli durante il travaglio ed il parto
  • Minori probabilità di sviluppare emorroidi
Come si riconoscono i muscoli del pavimento pelvico?
Molte donne non sono in grado di contrarre spontaneamente con il controllo della volontà i muscoli del pavimento pelvico e quindi possono avere difficoltà ad identificare tali muscoli. La contrazione può essere favorita dall'attivazione di quei muscoli che "trattengono l'urina" o "evitano l'emissione di gas" dall'intestino.
Il medico può aiutarti ad identificarli chiedendoti di "stringere" le sue dita durante la visita vaginale. Potrai ripetere questo esercizio a casa nella tua intimità e, volendo, potrai anche utilizzare come aiuto un dispositivo meccanico fatto a questo fine. 
La capacità di bloccare il getto dell'urina è un buon test per confermare che si stanno utilizzando i muscoli giusti, ma il blocco dell'urina come metodo di esercizio non è raccomandabile, perchè può causare un'incompleto svuotamento vescicale.


Per fare gli esercizi di Kegel segui queste quattro semplici tappe:

  • Per riconoscere i muscoli giusti, blocca il flusso dell’urina mentre stai urinando. Contrai quindi i muscoli del pavimento pelvico e trattieni: la sensazione è quella di spingere ogni cosa "in alto" e non "verso il basso".
  • Conta "mille e uno" (un secondo), "mille e due" (due secondi) e così via finchè non riesci a trattenere oltre la contrazione. Riposati per 5-10 secondi e quindi ricomincia da capo l'esercizio. Pian piano riuscirai a tenere i muscoli contratti fino a 10 secondi e questo dovrebbe riflettersi anche in un miglior controllo della vescica.
  • Respira normalmente durante gli esercizi e falli almeno tre volte al giorno.
  • Cerca di non muovere le gambe, i glutei o i muscoli addominali durante gli esercizi.
Quando fare gli esercizi di Kegel

Quando vi fermate ad un semaforo rosso; nella sala d’attesa dell’ostetrica o del medico; approfittate delle attese in banca, lavanderia, ufficio postale, farmacia etc.
In pratica cerca di eseguire un gruppo di 10 contrazioni ogni ora in cui sei sveglia... e ricorda che se i muscoli volontari (quelli sotto il tuo controllo) non vengono allenati, non diventano più forti!

Una volta che avrai eseguito gli esercizi per 5-6 settimane dovresti cominciare a notare dei miglioramenti, purchè:

  1. gli esercizi siano stati eseguiti con regolarità
  2. non ci siano altre cause che contribuiscano alla perdita di urina.
Una volta che i muscoli si sono rinforzati e si è raggiunto un buon controllo, il tono muscolare può essere mantenuto eseguendo un gruppo di 10 esercizi 2 o 3 volte a settimana.


Come fare gli esercizi a casa:



Disturbi sessuali in menopausa: come trattarli!

eLa sessualità è parte integrante dello stato di salute di un individuo. Non a caso nella definizione di salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre al benessere fisico, psichico e sociale, è incluso anche quello sessuale



■ In menopausa gli estrogeni scompaiono e gli androgeni si riducono, anche fino al 50%, comportando una serie di modificazioni corporee e mentali, ma anche sessuali.

Un numero compreso tra il 40% e il 60% delle donne in menopausa riporta dei cambiamenti nella funzione sessuale: riduzione del desiderio sessuale, difficoltà dell’eccitazione, mancanza dell’orgasmo e insoddisfazione generale. In particolare, due disturbi sono un freno alla sessualità, la secchezza vaginale e il dolore durante i rapporti (dispareunia).

► I disturbi del desiderio. Il desiderio dipende dalla giusta armonia tra estrogeni e progesterone, con un pizzico di androgeni.

La mancanza di estrogeni altera i caratteri sessuali secondari e con loro la percezione biologica di femminilità. Ma anche la carenza di androgeni, specialmente nelle donne sottoposte ad asportazione delle ovaie, conduce a perdita del desiderio sessuale con persistente e apparentemente ingiustificata astenia, diminuito senso di benessere, perdita di peli pubici, riduzione della massa muscolare, ecc. (sindrome femminile da carenza androgenica).

► I disturbi dell’eccitazione. Anche l’eccitazione dipende dal giusto accordo tra i vari ormoni, estrogeni e androgeni.

Dopo la menopausa, la vascolarizzazione dei genitali è ridotta, quella vaginale è estrogeno-dipendente, quella clitoridea è androgeno-dipendente.

La lubrificazione vaginale è ridotta e ritardata. Nella donna in menopausa ci vogliono anche 5 minuti per ottenere una buona lubrificazione vaginale, rispetto ai 15 secondi di una donna giovane.

Anche la distensibilità vaginale è ridotta: tale modificazione, però, è meno evidente in donne che mantengono un’attività sessuale regolare. L’espressione “usala o perdila” (to use or to loose) indica come la stimolazione diretta e frequente dei genitali (almeno 2-3 rapporti alla settimana) sia il modo migliore per evitare le conseguenze negative della mancanza ormonale.
Inoltre, la mancanza di ormoni può creare o peggiorare sensibilmente disturbi dell’affettività (ansia, depressione e insonnia), che riducono la disponibilità all’eccitamento.

Infine, la scomparsa degli estrogeni causa alterazioni del tatto, dell’olfatto, del gusto e della secrezione salivare, che giocano un ruolo nella sensualità femminile.

► I disturbi dell’orgasmo. Sempre a causa della carenza di ormoni, anche l’orgasmo si riduce, sia come durata sia come intensità, e talvolta diventa doloroso. Il tempo per il raggiungimento del piacere sessuale si allunga, anche se si conserva la possibilità di orgasmi multipli.

I trattamenti dei disturbi sessuali

■ Per migliorare la sessualità esistono alcuni trattamenti farmacologici, anche se non vanno dimenticate le possibilità psicosessuali e relazionali.

■ Il trattamento ormonale sostitutivo (TOS) è in grado di curare diversi disagi immediati della menopausa (vampate, sudorazioni, insonnia) e di evitare alcuni rischi futuri, come l’osteoporosi: nell’insieme, il ritrovato benessere fisico e psichico si riflette anche sulla sessualità, migliorando la qualità dei rapporti. 

► Il farmaco di prima scelta in donne con importante calo della libido è il tibolone (Livial), molecola che, oltre alla sua azione estrogenica e progestinica, grazie al suo blando effetto androgenico alimenta il desiderio sessuale a livello cerebrale, aumentando le molecole del “buonumore” (i peptidi oppioidi), e migliora la vasocongestione e la lubrificazione vaginale, sia in condizioni basali sia a seguito di stimoli erotici.

► Progestinici con effetti lievemente androgenici, in grado di migliorare il desiderio sessuale, sono contenuti in alcuni preparati per il TOS: il noretisterone acetato (presente in Activelle e Trisequens) e il levonorgestrel (in Combiseven e Estalis Sequi). Gli androgeni, tuttavia, possono provocare la comparsa di peluria sul viso e un abbassamento della voce, effetti chiaramente indesiderabili. 

■ Purtroppo la paura nei confronti degli ormoni fa sì che molte donne vivano una sessualità insoddisfacente. Una possibilità nel mediare la voglia di stare bene e il timore di possibili rischi è il trattamento ormonale locale, cioè vaginale. L’applicazione vaginale di ovuli o creme a base d’estrogeni (Vagifem, Colpotrophine, Colpogyn) ha il pregio di concentrare gli ormoni nei tessuti vaginali dove servono, con un minimo assorbimento nel sangue e quindi una ridotta influenza su altri organi. Dopo un mese di trattamento la vagina diventa più lubrificata ed elastica, perciò anche il dolore nei rapporti si attenua o scompare. Ma, soprattutto, il trattamento è innocuo per la mammella. 

■ In ogni modo, per quelle donne che non vogliono nemmeno sentire la parola “ormone”, esiste anche l’alternativa dei fitormoni, sostanze di origine vegetale con azione simile agli ormoni sessuali. Sono in commercio, per es., delle capsule orali a base di fitoestrogeni e fitoandrogeni (damiana e muira puama, fieno greco e ginkgo biloba), che contrastano il calo del desiderio in menopausa migliorando il trofismo delle mucose vaginali e modulando i neurotrasmettitori della sensibilità e dell’eccitabilità clitoridea (Libiclim).

■ Esistono anche dei lubrificanti vaginali a base di fitoestrogeni (isoflavoni di soia e trifoglio rosso) che contribuiscono a restituire elasticità e tonicità alla vagina (Fitormil, Climil).

► Non dimentichiamo anche gli altri lubrificanti vaginali tradizionali (Claralia, Gineval, Lubrigyn, Saugella, Vitadermina), che possono aiutare a reidratare la vagina, migliorando i rapporti sessuali.

■ Utili inoltre sono gli esercizi perineali di Kegel per migliorare il tono della muscolatura perivaginale, soprattutto insegnando alla donna a contrarre e a rilassare tali muscoli.

► Anche l’automassaggio perineale, meglio se aiutato con l’olio d’iperico, per 5 minuti 2-3 volte al giorno, è in grado di ripristinare la normale elasticità della muscolatura perineale.

Estratto da: C. Paganotti MENOPAUSA. Conoscerla per viverla in salute. Massetti Rodella Editori, 2007.

Malattie sessuali, è allarme in Italia

PHOTO CORBIS IMAGES
E’ boom di malattie sessuali in Europa e l’Italia lancia l’allarme: anche nel nostro paese il contagio è molto alto. Secondo i dati del primo rapporto dell’Ecdc, European center for desease control, il quale ha raccolto i dati relativi alle patologie veneree degli ultimi 10 anni, i casi di malattie a trasmissione sessuale sono in continua crescita.


Nel nostro paese, valutano gli esperti, le infezioni a trasmissione sessuale sono circa mezzo milione l’anno. E si pensa che nel corso dei prossimi due anni il numero dei contagiati possa crescere esponenzialmente. I problemi più diffusi nella penisola sono icondilomi e l’herpes genitale, che accparrano il 33% del totale. Fortunatamente si registra un calo di sifilide e gonorrea.

A portare la bandiera di stato peggiore è la Gran Bretagna, che deve il ritorno di questa piaga anche ad un utilizzo sconsiderato (è stato provato da alcuni studi in materia, n.d.r) di Facebook e dei social network in generale, utilizzati come bacino di incontri per il sesso. Rimane comunque il fatto, sottolinea la relazione europea, che i giovani non sono ancora adeguatamente educati sessualmente e tendono a non utilizzare precauzioni di nessun genere. L’unica precauzione poi davvero funzionale in questo caso è il preservativo. Ma per una motivazione o per un’altra, i ragazzi delle nuove generazioni rigettano il suo utilizzo.

I numeri snocciolati dal rapporto hanno dell’incredibile: si parla di almeno 334mila casi di clamidia “notificati” in Europa nel 2009, con un aumento costante del palesarsi che ha portato l’incidenza dai 143 casi ogni 100mila abitanti fino a 332. L’88% dei casi riscontrati si concentra equamente diviso in 4 stati: Svezia, Norvegia, Gran Bretagna e Danimarca. Le persone più a rischio? Le donne ed i giovani.

E se la sifilide ha fatto registrare un aumento contenuto per la sifilide rispetto a quello della clamidia, gonorrea e linfogranuloma venereo hanno archiviato una leggera diminuzione di incidenza a livello statistico.

Ma il direttore dell’Ecdc , Marc Sprenger, avverte:
"In realtà i numeri sono sicuramente più alti per tutte queste patologie, perché non tutti i casi sono riportati correttamente dalle autorità."
Medicina Livre

Il fieno greco è il nuovo Viagra naturale


Foto di Zero-X

Si chiama fieno greco, ed è la nuova erba che potrebbe sostituire il peperoncino, leostriche, o gli stimolanti chimici come Viagra o Cialis. Certo, non avrà lo stesso effetto immediato, ma una dieta a base di quest’erba potrebbe aumentare la libido degli uomini preoccupati da un calo inaspettato. A garantirlo sono i ricercatori del Centre for Integrative Clinical and Molecular Medicine dell’Università del Queensland‭, in Australia, i quali hanno registrato incrementi della libido tali da avere valenza scientifica.

Per lo studio, i ricercatori hanno chiesto a 60 uomini, di età compresa tra 25 e 52 anni, di aggiungere una spezia al loro pasto normale, senza particolari indicazioni sulla dieta. A metà di essi era stato assegnato il vero fieno greco, all’altra metà solo un placebo. Ai volontari è stato anche chiesto di compilare un questionario dopo 3 e 6 settimane. Alla fine del periodo di assunzione, gli uomini che hanno assunto fieno greco hanno fatto registrare il 25% in più di libido rispetto a quelli che avevano assunto un placebo, ed i risultati si sono visti anche dopo appena una ventina di giorni.

Ma cosa rende il fieno greco così afrodisiaco? Si pensa che la risposta a questa domanda sia contenuta nei suoi semi, i quali contengono diosgenina e altre saponine che regolano il livello degli ormoni. Per gli scienziati queste sostanze possono aumentare la sintesi del testosterone o degli androgeni, i quali normalmente diminuiscono con l’età, ma possono essere “risvegliati” con questi rimedi naturali. Un’ottima notizia, visto che oltre a migliorare l’attività sessuale, ciò potrebbe comportare anche un incremento dell’aspettativa di vita.

E se un uomo fosse interessato ad assumerlo, come deve fare? Di solito il fieno grecoè utilizzato nel curry, spezia che nella cucina mediterranea è quasi sconosciuta, ma siamo sicuri che, se venisse accertata la sua proprietà afrodisiaca, in futuro lo ritroveremo in decine di alimenti e integratori vari. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Courier Mail.



Aforismi: Donne e sesso

“La vita si rimpicciolisce e si ingrandisce in proporzione al proprio coraggio”, Anaïs Nin.

"Ah! La forza delle donne deriva da qualcosa che le psicologia non può spiegare. Gli uomini possono essere analizzati, le donne …solo adorate". O. Wilde

"Che cosa sarebbe l’umanità, signore, senza la donna? Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa". Samuel Langhorne Clemens (1835 – 1910), scrittore statunitense.

"Le donne oneste sono inconsolabili per gli errori che non hanno commesso." Sacha Guitry


"Le donne hanno un'inclinazione naturale per tutto ciò che è bello, elegante, scintillante e ricco; è un gusto al quale occorre attribuire i più grandi progressi dell'industria e dell'arte." 

Alphonse Karr


"Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l' ultimo". Seneca

"Possiamo essere liberi solo se tutti lo sono". Hegel

"Non c'é nulla interamente in nostro potere, se non i nostri pensieri". Cartesio

"Non si piange sulla propria storia, si cambia rotta". Spinoza

"Non è il caso nè di avere paura nè di sperare, bisogna cercare nuove armi". Deleuze

"L'unico modo per liberarsi da una tentazione é cederle". O. Wilde

"Non é vero che abbiamo poco tempo: la verità é che ne perdiamo molto". Seneca

"Il mondo nasce per ognun che nasce al mondo". Pascoli

"Se gli uomini non commettessero talvolta delle sciocchezze, non accadrebbe assolutamente nulla di intelligente". Ludwig Wittgenstein

"Riconoscere sé stessi come individui può essere facile ma l’importante è riconoscere che sono individui anche gli altri". Italo Calvino

"E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio". Albert Einstein

"Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma fra le esperienze vuote è una delle migliori". Woody Allen

"Il sesso è sporco solo se è fatto bene". Woody Allen

"L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande". Woody Allen


"L'anima del piacere è nella ricerca del piacere stesso." Blaise Pascal




"Ciò che voi chiamate depravazione non è altro che lo stato naturale dell'uomo." Donatien Alphonse François de Sad



"Anche il sesso della donna è politica: la vagina è conservatrice, il clitororide è rivoluzionario." F. Parturier

Gioca alla pornostar

Hai sempre pensato che quando fate sesso insieme siete degni di un film porno da Golden Globe. Cosa aspetti allora? Accendi la telecamera e ciak, si gira!




Non hai mai visto un film porno in vita tua, e l’idea di guardare due persone mentre fanno sesso non ti hai eccitato particolarmente, anzi, ogni volta che ti chiedono se ci hai mai provato rispondi ironicamente “ preferirei stare al posto loro piuttosto che stare seduta lì sul divano a spiarli”…e perché no?

Se hai una buona intesa con il tuo partner girare un video hard insieme a lui potrebbe essere divertente. Non ti scandalizzare se lui ti ha fatto una proposta del genere, ma pensa che potrebbe essere solo un altro modo di rendere più stimolante i vostri rapporti sessuali. Rifletti sul fatto che se a lui l'idea non dispiace vuol dire che ritiene che hai senza dubbio il “phisique du role” per un’esperienza del genere, e cioè ti considera sensuale ed eccitante. Se infatti considerasse il sesso con te una roba noiosa e monotona non avrebbe nessun motivo per provare il desiderio di registrarlo!

Soprattutto non cominciare a pensare “cavolo questo non è il lato del mio profilo migliore” oppure “se cambiassimo posizione si noterebbero di meno i miei fianchi larghi”, perché considerazioni simili irrigidirebbero i tuoi movimenti rendendoli meccanici come quelli di una marionetta. Quindi rilassati,pensa che è un gioco privato riservato a voi due, e durante le “riprese” dimenticati della telecamera, e fai esattamente come se non ci fosse. Per girare il tuo film non ti servono né le battute dei dialoghi né una trama precisa, vedrai che ogni sequenza verrà da sé… lasciate accesa la webcam del vostro computer,scegliendo l’inquadratura e le luci adeguate, e poi abbandonatevi alla passione.

Una volta finito, riguardare insieme il vostro video sarà molto eccitante, assicurati però di non lasciarlo in giro in bella vista, altrimenti le tue capacità di attrice porno potrebbero velocemente trasformarti in una celebrità tra i suoi amici…!

venerdì 24 giugno 2011

Come fare uno spogliarello burlesque


Uno spogliarello in stile burlesque è l'ideale per sedurre un uomo - vecchio o nuovo, poco importa - e lasciarlo a bocca aperta in un'occasione speciale. Ma non sai proprio da dove cominciare...Niente panico! Lady Flo, spiega (a Donna Moderna) come realizzare un perfetto striptease, passo dopo passo: dalla scelta della musica adatta alla creazione del tuo tuo...

1- Crea il tuo personaggio burlesque: 
Credits: Lada Flo per © Enrico Ricciardi

"Per prima cosa, se vuoi che lo striptease abbia successo" spiega Lady Flo "devi creare il tuo personaggio burlesque" e ricordare che "l'accessorio fondamentale di uno spettacolo di burlesque è ilfascino, che ti renderà Donna in tutti i tuoi movimenti". Fascino. Ecco la parola magica, quello che devi emanare.
Quindi, prenditi un attimo per fantasticare e riflettere: come ti chiameresti, se fossi una star del burlesque? Qual è il tuo punto forte? Come si muoverebbe il tuo alter-ego burlesque? Come ti senti più affascinante?
Una volta che l'avrai capito - e solo tu puoi sapere cos'è giusto per te - potrai scegliere gli accessori e la lingerie sexy per caratterizzare meglio il tuo personaggio. E renderti indimenticabile.

2- Il costume per uno spogliarello burlesque:

Credits: Lady Flo per © Lorenzo Paxia


"Il costume di scena" spiega Lady Flo "deve essere stupendo e non troppo complicato da togliere". Tenendo presente che ti devi spogliare, "usa tutto quello che ti ispira".

Ad esempio: "il burlesque classicousa della lingerie femminile ed elaborata, che rende quasi un'opera d'arte il corpo della donna, come corsetti, reggiseni,reggicalze, calze di nylon ecc... e poi si gioca molto anche con guanti lunghi e gioielli. Se invece ci si ispira al Music-hall, si può aggiungere un ventaglio di piume". E non dimenticare i pastiessono copricapezzoli, delle forme più disparate, con le frange, luccicanti di strass...

Credits: Pascal Pino
3- Gli accessori per uno spogliarello burlesque: 


Questo passaggio è fondamentale per renderti indimenticabile: "finalmente puoi scatenare la tua creatività e scegliere per il tuo personaggio tutti gli accessori che lo valorizzano, con cui giocherai mentre ti spogli: servono a catturare l'attenzione e a mettere in risalto i tuoi punti forti", spiega Lady Flo. 

Ad esempio? "Una "garçonne" avrà un cilindro o un porta sigarette, una diva un enorme boa di piume e diamanti dappertutto, una lolita una lecca-lecca...": dipende tutto dalla tua fantasia, da quanto sei disposta a osare... e da cosa trovi in soffitta!

Credits: Miss Brendalina Badchild
4- Scegli la tua musica burlesque:

Anche la scelta della musica giusta è importantissima per la buona riuscita del tuo spogliarello burlesque: deve darti la carica e farti sentire sensuale e a tuo agio. Come ricorda Lady Flo: "la musica crea il ritmo e l'ambiante del tuo spettacolo. E l'artista ne deve godere al massimo per dare tutto sul palco".
   
Hai bisogno di qualche spunto? Attingi al jazz, allo swing e al rockabilly, perfetti per uno spogliarello ironico-erotico, oppure procurati una compilation disuccessi burlesque.





5- I segreti di un perfetto spogliarello burlesque:

Credits: Lady Flo per © Nadja Berberovic
"I segreti di un spettacolo di burlesque ben riuscito sono tanti e non ci sono regole per interpretarlo". Ma se riesci a esprimere al massimo la tua personalità attraverso il corpo "in qualche minuto diventi una dea". Ecco cosa non devi assolutamente dimenticare:
- "Bellezza, Seduzione, Ironia, Spirito", i principi fondamentali del Burlesque
- Concediti una lunga preparazione, prima di "andare in scena": vestiti e truccati con cura, mettendo un po' di musica in sottofondo, per sentirti più affascinante
- La tua coreografia - elaborata o no - "deve essere precisa evalorizzare il corpo in tutti i suoi movimenti, dalla testa ai piedi, soprattutto i tuoi punti di forza". Ad esempio, se hai dei fianchi invitanti, ondeggerai il bacino; se hai un bel seno, lo farai oscillare scuotendo le spalle (tipico movimento del burleque); se hai delle belle gambe non perderai occasione per accarezzarle, e così via...


6- Come spogliarsi in stile burlesque:

Credits: Pascal Pino
Per spogliarti in modo davvero sexy e in stile burlesque:
- Valorizza il -tease dello striptease, ovvero: il desiderio, che deve essere stuzzicato ad ogni gesto. Per farlo, basta non essere frettolosa e indugiare un po', prima di sbarazzarti di qualsiasi indumento.
Gioca con il pubblico (in questo caso Lui) e stregalo con il tuofascino: anche chi guarda è parte dello spettacolo
- Sii sensuale e irriverente
- Non avere paura di mostrarti: lo spettacolo sei tu!
Se vuoi farti un'idea di come muoverti e spogliarti, guarda questo video. Potrebbe darti l'ispirazione.

7- I guanti:

Credits: Pascal Pino
Quando devi liberarti di qualche accessorio, usa sempre la dovuta lentezza per sfruttarne il potenziale di seduzione. Ad esempio, per quanto riguarda iguanti lunghi:
attira l'attenzione sui guanti, muovendo le braccia, le mani e accarezzando i guanti
sfila un dito alla volta, usando l'altra mano, oppure... i denti! Come nella foto
gioca con il guanto che hai tolto: può diventare un'altra "mano", utilissima per mettere in risalto i tuoi punti di forza. Ad esempio, per accarezzare una gamba
- togli l'altro guanto: ricorda di usare ironia, sensualità e ritmo.

8- Le calze:
Credits: Pascal Pino

Una volta che avrai tolto i guanti, liberati dei collant! Il principio è lo stesso, ma in questo caso potrebbe essere utile inserire nel tuo spettacolo una sedia, su cui appoggiare la gamba da "denudare". Quindi:
- accarezza la gamba
- se indossi un reggicalze, libera uno ad uno i gancetti e srotola la calza lungo la gamba
- di tanto in tanto guarda il pubblico (lui) come se anche tu fossi "stupita" dal fatto che ti stai spogliando. Ad esempio: sguardo - togli un gancetto - sguardo
gioca con questo sensualissimo accessorio.
Come puoi vedere anche dalla foto, le varianti sono infinite!

9- Effetto vedo non vedo:

Credits: Peter Brown

Per valorizzare il - tease dello stiriptease e rendere il tuo spogliarello davvero eccitante, devi valorizzare al massimo il potere del "vedo-non-vedo", come se giocassi a nascondino,soprattutto quando ormai è rimasto poco, pochissimo di cui spogliarti. Per farlo:
- usa gli accessori per nasconderti o nascondere un punto del tuo corpo che vuoi mettere in risalto
- dai la schiena al pubblico di tanto in tanto, in modo da non rivelare subito le tue "grazie" e lasciarle immaginare: sarà molto più stuzzicante!
- subito dopo aver coperto una zona del tuo corpo, valorizzalacon i movimenti, con l'accessorio che hai appena tolto o con le mani, ma non esporla troppo a lungo né troppo chiaramente: Lui deve esserne ingolosito e volerla vedere ancora
- anche alla fin del tuo spettacolo,non rimanere mai completamente nuda: puoi nasconderti con una sottile vestaglia di seta, o restare in pasties e coulotte. Spogliarti del tutto è un compito che spetta al tuo partner!