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giovedì 22 settembre 2011

Un piacere sorprendente

Non solo punto G. Se già la ricerca del piacere a volte vi era parsa affannosa ora le cose potrebbero ulteriormente peggiorare. O migliorare, s’intende. Infatti, mentre di tanto in tanto un articolo o una notizia ci rinfrescano la memoria sull’esistenza e la collocazione del mitico punto del piacere supremo neanche si trattasse di aggiornare la cartina su Google Maps, all’orizzonte si sta già profilando qualcosa di nuovo, o per lo meno di meno famoso. Si chiama Deep Spot ed è un’area della vagina del tutto diversa da stimolare per carezze sempre più hard e sempre più complesse. 


Altro che Dirty Dancing, le coccole si fanno proibite e decisamente inedite. Sembra infatti che stimolando un punto preciso vicino all’uretra si ottengano sensazioni mai viste prima, orgasmi senza paragoni, gambe che tremano ed eterna gratitudine da parte della fortunata. Questo almeno secondo le teorie dell’esperto David Shade che, pian piano, stanno arrivando anche qui in Italia seminando un certo panico nei vari forum. Angoli in cui gli uomini, a quanto pare stravolti dalla fatica per la continua e snervante ricerca di questa nuova meta della passione, vanno a sfogarsi dopo vari tentativi non esattamente soddisfacenti. Una delle controindicazioni più ricorrenti? Alle loro compagne in questo modo sul più bello scappa la pipì! Cosa che, oltre a non essere affatto romantica, è scomoda e non particolarmente piacevole. 

A questo punto viene da chiedersi se non ci stia sfuggendo qualcosa. Se, forse, per quanto possa essere un’attività decisamente fisica e, quindi, come tale, soggetta alle regole della scienza, considerare il sesso come una serie di azioni dalla chirurgica precisione da svolgere in perfetto ordine non sia un tantino eccessivo. 

Le donne di tutto il mondo hanno avuto orgasmi anche senza tutto questo rumore. Per semplice piacere fisico, per amore, per passione. In ogni caso per essere riuscite, senza fare molto rumore per nulla, a viversi il momento.



sabato 9 luglio 2011

L'erotismo ha bisogno di aria

Esther Perel
Psicoterapeuta,
specializzata in terapia
di coppia
e della famiglia.
Lavora a New York
da più di 20 anni.
In Italia ha pubblicato
L'intelligenza erotica (Tea)
Per alimentare il desiderio non basta essere innamorati. Secondo la psicoterapeuta Esther Perel (www.estherperel.com) la passione si nutre di mistero e sorpresa.

Intervista

Amore e desiderio sono strettamente legati?
Spesso crediamo che amore e desiderio vadano di pari passo, che crescano e decrescano insieme. Ma non è sempre così. Conosco molte coppie che si amano, si intendono a meraviglia e, nonostante ciò, non hanno più voglia di fare l’amore. Spesso si sentono attratte da una terza persona e non riescono a capire perché questa passione si accende per un estraneo. Fino a quel momento avevano infatti creduto che l’amore potesse bastare a alimentare il desiderio. Ma le regole dell’attrazione e quelle dell’amore sono diverse. L’amore ha bisogno di sicurezza, il desiderio si nutre invece di sorpresa, di inatteso, di incertezza. Per questo le coppie che conservano intatta la loro passione sono quelle in cui i partner non si danno per scontati. Se l’amore reclama vicinanza, l’erotismo esige invece distanza. L’erosione del desiderio spesso nasce dall’isolamento affettivo dei partner, che tendono a soddisfare i loro bisogni all’interno della coppia.

Ma oggi siamo più indipendenti. Abbiamo più spazio rispetto alle generazioni passate, che crescevano insieme, si sposavano, spesso lavoravano nello stesso luogo...

Nella famiglia patriarcale generazioni diverse vivevano nella stessa casa e spesso condividevano anche la giornata lavorativa ma, nonostante ciò, ognuno coltivava il proprio spazio privato. Ciascuno aveva i propri pensieri segreti e nemmeno il partner ne era a conoscenza. Oggi non è più così. Sa cosa mi dicono le coppie che incontro? “Lui non mi parla”, “Lei non dice ciò che prova”, “Non so mai cosa pensa”... Tutti desiderano che il partner racconti loro ogni cosa. Ma in questo modo priviamo l’altro e noi stessi del nostro spazio privato e così viene meno anche il desiderio, che per essere alimentato ha bisogno di mistero.

Perchè ci priviamo della distanza?
La mancanza di distanza nasce dal bisogno di sicurezza. Per combattere le minacce che vengono dall’esterno e le nostre paure, ci sentiamo rassicurati dalla vicinanza del partner.

Come nasce il desiderio?
Il desiderio è una forza vitale che impariamo a conoscere fin da bambini, quando proviamo per le prime volte la voglia di scoprire cose nuove, di esplorare il mondo. Il desiderio è quindi novità, curiosità, bisogno di avventura. Se i genitori reprimono questo istinto, soffocano la vita stessa. Nella coppia succede la stessa cosa: il desiderio non si riduce al sesso, è la voglia continua a scoprire l’altro. Ciò che manca alle coppie moderne non è il fuoco della passione. Ma la distanza: il fuoco per essere alimentato ha infatti bisogno di aria...

È per questo motivo che spesso si ritrova il desiderio per il partner quando ci si accorge che il proprio compagno prova attrazione per un’altra persona?
Il tradimento, vero o presunto, è uno dei grandi motori del desiderio. Quando il partner posa il suo sguardo su un’altra persona tutto viene rimesso in gioco. C’è bisogno infatti che io mi batta per essere scelto di nuovo. Ciò che ravviva l’attrazione è la paura della perdita. E questa paura si manifesta solo se l’altro è libero e mostra la propria individualità. La gelosia, il timore di perdere l’altro e l’incertezza possono essere degli afrodisiaci potenti.

Perché è così difficile mantenere il desiderio sessuale?
Perché è quasi impossibile, se non paradossale, far coincidere il nostro bisogno di sicurezza con il bisogno di avventura. Perché il desiderio porta con sé delle emozioni che minacciano l’amore, come la gelosia, l’aggressività, la pulsione animale, l’istinto. Perché spesso dimentichiamo che l’erotismo va coltivato, altrimenti rischia di sfumare. Infine, perché siamo troppo condizionati dagli impegni verso i figli, gli amici, i colleghi di lavoro... Pensate, per esempio, come riempiamo di coccole i nostri bambini e siamo sempre alla ricerca di quello che può fare loro piacere... Riflettete sugli sforzi che siamo disposti a fare per vedere gli amici... Se dedicassimo la metà di queste attenzioni al partner, il desiderio probabilmente non si spegnerebbe.

Aumentare il desiderio non è dunque solo una questione di erotismo

Il sesso esiste anche senza desiderio: si possono avere dei rapporti anche senza averne voglia, solo per dovere. Fino a qualche decennio fa le donne avevano un obiettivo preciso nella vita: avere dei figli. Oggi, invece, la procreazione e il sesso sono una libera scelta. Siamo quindi passati da un modello coniugale, in cui i rapporti sessuali erano legati soprattutto alla procreazione, a un desiderio sessuale, che per esistere ha bisogno di essere coltivato e mantenuto.


venerdì 8 luglio 2011

Training erogeno

È chiaro ed evidente che non tutto il sesso che facciamo può essere di ottima qualità. Ci piacerebbe moltissimo ma non è così. Una volta siamo distratte, una volta lui va di fretta (svelto e bene non vanno insieme quasi mai!), l’altro giorno “sì non era male, ma non è stato indimenticabile”. Può succedere. Ma siamo certe che dipenda solo da lui e non anche da noi stesse? Sembra che questa domanda stia attanagliando sempre più donne desiderose di apprendere la via del piacere infinito e senza paragoni. Donne che vogliono consigli, che vogliono allenarsi. Premettendo che forse non è il caso di prenderla così sul serio, e che se avete del tempo per fare degli esercizi quotidianamente è decisamente meglio che voi pensiate ad addominali e glutei, è anche il caso di ammettere che un po’ di autocritica non guasta anche sotto le lenzuola.


Infatti i fattori per cui un rapporto non ci coinvolge come vorremmo sono molteplici alcuni dei quali, decisamente mentali, sono risolvibili in tre passaggi.

Step1: Impara a pensare anche al tuo piacere. Raggiungi l’orgasmo più lentamente di lui? Trovate il vostro tempo e ne gioverete entrambi e non trasformatevi in tante Meg Rayan in Harry ti presento Sally
Step 2: Almeno che non ci sia uno specchio sul soffitto impara a non pensare al tuo aspetto fisico. Il momento della conta degli eventuali buchini di cellulite è decisamente un altro. A letto lasciati andare e affronta i tuoi difetti con ironia
Step 3: Abbi fiducia in te stessa e asseconda il tuo istinto. Nel peggiore dei casi, se non gradisce, sarà lui a guidarti. Non siamo a scuola: non aver paura di sbagliare

Se queste prime fasi non vi sono state ostiche possiamo proseguire. E, dato che si dice “mens sana in corpore sano”, passiamo a tre esercizi più fisici consigliati da Kegel, il ginecologo che ha studiato come allenare i muscoli della vagina:

1) Allena i tuoi muscoli vaginali contraendo e rilasciando la vagina. Più saranno elastici e più il rapporto sarà per te coinvolgente, soprattutto se imparerai a muoverli intenzionalmente.

2) Inspirando ed espirando con il naso contrai i muscoli della pancia e poi spingili in fuori con tutta la tua forza, Infine rispingili verso l’interno. 

3) Spingi la vagina verso il basso e intanto manda fuori la pancia aspirando con il diaframma. È complesso ma nel tempo sembra dia risultati interessanti!

(per saperne di più, clicca qui)


martedì 28 giugno 2011

Esercizi di Kegel

Cosa sono gli esercizi di Kegel?
Gli esercizi di Kegel, o esercizi del pavimento pelvico, sono stati sviluppati da un ginecologo (Dr. Howard Kegel) per rinforzare il tono dei muscoli pelvici che supportano l’utero, la vescica e l’intestino. Essi aiutano a a rinforzare i muscoli vaginali e migliorare il controllo della continenza urinaria. 
La maggior parte delle pazienti possono trarre benefici da tali esercizi solo se vengono effettuati con costanza e diligenza.


Che cos'è l'incontinenza urinaria?

Per incontinenza urinaria si intende la perdita involontaria dell'urina a riposo o sotto sforzo (colpo di tosse, starnuto etc).


Perchè rinforzare i muscoli pelvici?

Perchè i muscoli che formano il pavimento pelvico e che circondano l'uretra (il canale che conduce l'urina dalla vescica all'esterno) sono in parte sotto il controllo della tua volontà.
Pertanto quando rinforzi questi muscoli rendi più facile la chiusura dell'uretra e quindi meno probabile la perdita di urina durante colpi di tosse, starnuti, sforzi, etc.


Quali sono i benefici degli esercizi di Kegel in gravidanza?

Le donne gravide che praticano gli esercizi di Kegel spesso riferiscono di avere un parto più facile. Il potenziamento di questi muscoli durante la gravidanza può aiutare a sviluppare la capacità di controllare i tuoi muscoli durante il travaglio ed il parto. Tonificare tutti questi muscoli ridurrà inoltre al minimo due problemi comuni durante la gravidanza: le perdite vescicali e le emorroidi.

Gli esercizi di Kegel sono inoltre raccomandati dopo la gravdanza per promuovere la cicatrizzazione perineale, recuperare il controllo della vescica e rinforzare i muscoli del pavimento pelvico. La cosa migliore degli esercizi di Kegel è che essi possono esssere eseguiti ovunque e che nessuno si accorge che tu li stai facendo.


Vantaggi degli esercizi di Kegel
  • Minori probabilità di lacerazioni perineali
  • Minori probabilità di problemi urinari e di perdite vescicali
  • Maggiore capacità di controllare i muscoli durante il travaglio ed il parto
  • Minori probabilità di sviluppare emorroidi
Come si riconoscono i muscoli del pavimento pelvico?
Molte donne non sono in grado di contrarre spontaneamente con il controllo della volontà i muscoli del pavimento pelvico e quindi possono avere difficoltà ad identificare tali muscoli. La contrazione può essere favorita dall'attivazione di quei muscoli che "trattengono l'urina" o "evitano l'emissione di gas" dall'intestino.
Il medico può aiutarti ad identificarli chiedendoti di "stringere" le sue dita durante la visita vaginale. Potrai ripetere questo esercizio a casa nella tua intimità e, volendo, potrai anche utilizzare come aiuto un dispositivo meccanico fatto a questo fine. 
La capacità di bloccare il getto dell'urina è un buon test per confermare che si stanno utilizzando i muscoli giusti, ma il blocco dell'urina come metodo di esercizio non è raccomandabile, perchè può causare un'incompleto svuotamento vescicale.


Per fare gli esercizi di Kegel segui queste quattro semplici tappe:

  • Per riconoscere i muscoli giusti, blocca il flusso dell’urina mentre stai urinando. Contrai quindi i muscoli del pavimento pelvico e trattieni: la sensazione è quella di spingere ogni cosa "in alto" e non "verso il basso".
  • Conta "mille e uno" (un secondo), "mille e due" (due secondi) e così via finchè non riesci a trattenere oltre la contrazione. Riposati per 5-10 secondi e quindi ricomincia da capo l'esercizio. Pian piano riuscirai a tenere i muscoli contratti fino a 10 secondi e questo dovrebbe riflettersi anche in un miglior controllo della vescica.
  • Respira normalmente durante gli esercizi e falli almeno tre volte al giorno.
  • Cerca di non muovere le gambe, i glutei o i muscoli addominali durante gli esercizi.
Quando fare gli esercizi di Kegel

Quando vi fermate ad un semaforo rosso; nella sala d’attesa dell’ostetrica o del medico; approfittate delle attese in banca, lavanderia, ufficio postale, farmacia etc.
In pratica cerca di eseguire un gruppo di 10 contrazioni ogni ora in cui sei sveglia... e ricorda che se i muscoli volontari (quelli sotto il tuo controllo) non vengono allenati, non diventano più forti!

Una volta che avrai eseguito gli esercizi per 5-6 settimane dovresti cominciare a notare dei miglioramenti, purchè:

  1. gli esercizi siano stati eseguiti con regolarità
  2. non ci siano altre cause che contribuiscano alla perdita di urina.
Una volta che i muscoli si sono rinforzati e si è raggiunto un buon controllo, il tono muscolare può essere mantenuto eseguendo un gruppo di 10 esercizi 2 o 3 volte a settimana.


Come fare gli esercizi a casa:



Disturbi sessuali in menopausa: come trattarli!

eLa sessualità è parte integrante dello stato di salute di un individuo. Non a caso nella definizione di salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre al benessere fisico, psichico e sociale, è incluso anche quello sessuale



■ In menopausa gli estrogeni scompaiono e gli androgeni si riducono, anche fino al 50%, comportando una serie di modificazioni corporee e mentali, ma anche sessuali.

Un numero compreso tra il 40% e il 60% delle donne in menopausa riporta dei cambiamenti nella funzione sessuale: riduzione del desiderio sessuale, difficoltà dell’eccitazione, mancanza dell’orgasmo e insoddisfazione generale. In particolare, due disturbi sono un freno alla sessualità, la secchezza vaginale e il dolore durante i rapporti (dispareunia).

► I disturbi del desiderio. Il desiderio dipende dalla giusta armonia tra estrogeni e progesterone, con un pizzico di androgeni.

La mancanza di estrogeni altera i caratteri sessuali secondari e con loro la percezione biologica di femminilità. Ma anche la carenza di androgeni, specialmente nelle donne sottoposte ad asportazione delle ovaie, conduce a perdita del desiderio sessuale con persistente e apparentemente ingiustificata astenia, diminuito senso di benessere, perdita di peli pubici, riduzione della massa muscolare, ecc. (sindrome femminile da carenza androgenica).

► I disturbi dell’eccitazione. Anche l’eccitazione dipende dal giusto accordo tra i vari ormoni, estrogeni e androgeni.

Dopo la menopausa, la vascolarizzazione dei genitali è ridotta, quella vaginale è estrogeno-dipendente, quella clitoridea è androgeno-dipendente.

La lubrificazione vaginale è ridotta e ritardata. Nella donna in menopausa ci vogliono anche 5 minuti per ottenere una buona lubrificazione vaginale, rispetto ai 15 secondi di una donna giovane.

Anche la distensibilità vaginale è ridotta: tale modificazione, però, è meno evidente in donne che mantengono un’attività sessuale regolare. L’espressione “usala o perdila” (to use or to loose) indica come la stimolazione diretta e frequente dei genitali (almeno 2-3 rapporti alla settimana) sia il modo migliore per evitare le conseguenze negative della mancanza ormonale.
Inoltre, la mancanza di ormoni può creare o peggiorare sensibilmente disturbi dell’affettività (ansia, depressione e insonnia), che riducono la disponibilità all’eccitamento.

Infine, la scomparsa degli estrogeni causa alterazioni del tatto, dell’olfatto, del gusto e della secrezione salivare, che giocano un ruolo nella sensualità femminile.

► I disturbi dell’orgasmo. Sempre a causa della carenza di ormoni, anche l’orgasmo si riduce, sia come durata sia come intensità, e talvolta diventa doloroso. Il tempo per il raggiungimento del piacere sessuale si allunga, anche se si conserva la possibilità di orgasmi multipli.

I trattamenti dei disturbi sessuali

■ Per migliorare la sessualità esistono alcuni trattamenti farmacologici, anche se non vanno dimenticate le possibilità psicosessuali e relazionali.

■ Il trattamento ormonale sostitutivo (TOS) è in grado di curare diversi disagi immediati della menopausa (vampate, sudorazioni, insonnia) e di evitare alcuni rischi futuri, come l’osteoporosi: nell’insieme, il ritrovato benessere fisico e psichico si riflette anche sulla sessualità, migliorando la qualità dei rapporti. 

► Il farmaco di prima scelta in donne con importante calo della libido è il tibolone (Livial), molecola che, oltre alla sua azione estrogenica e progestinica, grazie al suo blando effetto androgenico alimenta il desiderio sessuale a livello cerebrale, aumentando le molecole del “buonumore” (i peptidi oppioidi), e migliora la vasocongestione e la lubrificazione vaginale, sia in condizioni basali sia a seguito di stimoli erotici.

► Progestinici con effetti lievemente androgenici, in grado di migliorare il desiderio sessuale, sono contenuti in alcuni preparati per il TOS: il noretisterone acetato (presente in Activelle e Trisequens) e il levonorgestrel (in Combiseven e Estalis Sequi). Gli androgeni, tuttavia, possono provocare la comparsa di peluria sul viso e un abbassamento della voce, effetti chiaramente indesiderabili. 

■ Purtroppo la paura nei confronti degli ormoni fa sì che molte donne vivano una sessualità insoddisfacente. Una possibilità nel mediare la voglia di stare bene e il timore di possibili rischi è il trattamento ormonale locale, cioè vaginale. L’applicazione vaginale di ovuli o creme a base d’estrogeni (Vagifem, Colpotrophine, Colpogyn) ha il pregio di concentrare gli ormoni nei tessuti vaginali dove servono, con un minimo assorbimento nel sangue e quindi una ridotta influenza su altri organi. Dopo un mese di trattamento la vagina diventa più lubrificata ed elastica, perciò anche il dolore nei rapporti si attenua o scompare. Ma, soprattutto, il trattamento è innocuo per la mammella. 

■ In ogni modo, per quelle donne che non vogliono nemmeno sentire la parola “ormone”, esiste anche l’alternativa dei fitormoni, sostanze di origine vegetale con azione simile agli ormoni sessuali. Sono in commercio, per es., delle capsule orali a base di fitoestrogeni e fitoandrogeni (damiana e muira puama, fieno greco e ginkgo biloba), che contrastano il calo del desiderio in menopausa migliorando il trofismo delle mucose vaginali e modulando i neurotrasmettitori della sensibilità e dell’eccitabilità clitoridea (Libiclim).

■ Esistono anche dei lubrificanti vaginali a base di fitoestrogeni (isoflavoni di soia e trifoglio rosso) che contribuiscono a restituire elasticità e tonicità alla vagina (Fitormil, Climil).

► Non dimentichiamo anche gli altri lubrificanti vaginali tradizionali (Claralia, Gineval, Lubrigyn, Saugella, Vitadermina), che possono aiutare a reidratare la vagina, migliorando i rapporti sessuali.

■ Utili inoltre sono gli esercizi perineali di Kegel per migliorare il tono della muscolatura perivaginale, soprattutto insegnando alla donna a contrarre e a rilassare tali muscoli.

► Anche l’automassaggio perineale, meglio se aiutato con l’olio d’iperico, per 5 minuti 2-3 volte al giorno, è in grado di ripristinare la normale elasticità della muscolatura perineale.

Estratto da: C. Paganotti MENOPAUSA. Conoscerla per viverla in salute. Massetti Rodella Editori, 2007.

Malattie sessuali, è allarme in Italia

PHOTO CORBIS IMAGES
E’ boom di malattie sessuali in Europa e l’Italia lancia l’allarme: anche nel nostro paese il contagio è molto alto. Secondo i dati del primo rapporto dell’Ecdc, European center for desease control, il quale ha raccolto i dati relativi alle patologie veneree degli ultimi 10 anni, i casi di malattie a trasmissione sessuale sono in continua crescita.


Nel nostro paese, valutano gli esperti, le infezioni a trasmissione sessuale sono circa mezzo milione l’anno. E si pensa che nel corso dei prossimi due anni il numero dei contagiati possa crescere esponenzialmente. I problemi più diffusi nella penisola sono icondilomi e l’herpes genitale, che accparrano il 33% del totale. Fortunatamente si registra un calo di sifilide e gonorrea.

A portare la bandiera di stato peggiore è la Gran Bretagna, che deve il ritorno di questa piaga anche ad un utilizzo sconsiderato (è stato provato da alcuni studi in materia, n.d.r) di Facebook e dei social network in generale, utilizzati come bacino di incontri per il sesso. Rimane comunque il fatto, sottolinea la relazione europea, che i giovani non sono ancora adeguatamente educati sessualmente e tendono a non utilizzare precauzioni di nessun genere. L’unica precauzione poi davvero funzionale in questo caso è il preservativo. Ma per una motivazione o per un’altra, i ragazzi delle nuove generazioni rigettano il suo utilizzo.

I numeri snocciolati dal rapporto hanno dell’incredibile: si parla di almeno 334mila casi di clamidia “notificati” in Europa nel 2009, con un aumento costante del palesarsi che ha portato l’incidenza dai 143 casi ogni 100mila abitanti fino a 332. L’88% dei casi riscontrati si concentra equamente diviso in 4 stati: Svezia, Norvegia, Gran Bretagna e Danimarca. Le persone più a rischio? Le donne ed i giovani.

E se la sifilide ha fatto registrare un aumento contenuto per la sifilide rispetto a quello della clamidia, gonorrea e linfogranuloma venereo hanno archiviato una leggera diminuzione di incidenza a livello statistico.

Ma il direttore dell’Ecdc , Marc Sprenger, avverte:
"In realtà i numeri sono sicuramente più alti per tutte queste patologie, perché non tutti i casi sono riportati correttamente dalle autorità."
Medicina Livre

Il fieno greco è il nuovo Viagra naturale


Foto di Zero-X

Si chiama fieno greco, ed è la nuova erba che potrebbe sostituire il peperoncino, leostriche, o gli stimolanti chimici come Viagra o Cialis. Certo, non avrà lo stesso effetto immediato, ma una dieta a base di quest’erba potrebbe aumentare la libido degli uomini preoccupati da un calo inaspettato. A garantirlo sono i ricercatori del Centre for Integrative Clinical and Molecular Medicine dell’Università del Queensland‭, in Australia, i quali hanno registrato incrementi della libido tali da avere valenza scientifica.

Per lo studio, i ricercatori hanno chiesto a 60 uomini, di età compresa tra 25 e 52 anni, di aggiungere una spezia al loro pasto normale, senza particolari indicazioni sulla dieta. A metà di essi era stato assegnato il vero fieno greco, all’altra metà solo un placebo. Ai volontari è stato anche chiesto di compilare un questionario dopo 3 e 6 settimane. Alla fine del periodo di assunzione, gli uomini che hanno assunto fieno greco hanno fatto registrare il 25% in più di libido rispetto a quelli che avevano assunto un placebo, ed i risultati si sono visti anche dopo appena una ventina di giorni.

Ma cosa rende il fieno greco così afrodisiaco? Si pensa che la risposta a questa domanda sia contenuta nei suoi semi, i quali contengono diosgenina e altre saponine che regolano il livello degli ormoni. Per gli scienziati queste sostanze possono aumentare la sintesi del testosterone o degli androgeni, i quali normalmente diminuiscono con l’età, ma possono essere “risvegliati” con questi rimedi naturali. Un’ottima notizia, visto che oltre a migliorare l’attività sessuale, ciò potrebbe comportare anche un incremento dell’aspettativa di vita.

E se un uomo fosse interessato ad assumerlo, come deve fare? Di solito il fieno grecoè utilizzato nel curry, spezia che nella cucina mediterranea è quasi sconosciuta, ma siamo sicuri che, se venisse accertata la sua proprietà afrodisiaca, in futuro lo ritroveremo in decine di alimenti e integratori vari. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Courier Mail.



Gioca alla pornostar

Hai sempre pensato che quando fate sesso insieme siete degni di un film porno da Golden Globe. Cosa aspetti allora? Accendi la telecamera e ciak, si gira!




Non hai mai visto un film porno in vita tua, e l’idea di guardare due persone mentre fanno sesso non ti hai eccitato particolarmente, anzi, ogni volta che ti chiedono se ci hai mai provato rispondi ironicamente “ preferirei stare al posto loro piuttosto che stare seduta lì sul divano a spiarli”…e perché no?

Se hai una buona intesa con il tuo partner girare un video hard insieme a lui potrebbe essere divertente. Non ti scandalizzare se lui ti ha fatto una proposta del genere, ma pensa che potrebbe essere solo un altro modo di rendere più stimolante i vostri rapporti sessuali. Rifletti sul fatto che se a lui l'idea non dispiace vuol dire che ritiene che hai senza dubbio il “phisique du role” per un’esperienza del genere, e cioè ti considera sensuale ed eccitante. Se infatti considerasse il sesso con te una roba noiosa e monotona non avrebbe nessun motivo per provare il desiderio di registrarlo!

Soprattutto non cominciare a pensare “cavolo questo non è il lato del mio profilo migliore” oppure “se cambiassimo posizione si noterebbero di meno i miei fianchi larghi”, perché considerazioni simili irrigidirebbero i tuoi movimenti rendendoli meccanici come quelli di una marionetta. Quindi rilassati,pensa che è un gioco privato riservato a voi due, e durante le “riprese” dimenticati della telecamera, e fai esattamente come se non ci fosse. Per girare il tuo film non ti servono né le battute dei dialoghi né una trama precisa, vedrai che ogni sequenza verrà da sé… lasciate accesa la webcam del vostro computer,scegliendo l’inquadratura e le luci adeguate, e poi abbandonatevi alla passione.

Una volta finito, riguardare insieme il vostro video sarà molto eccitante, assicurati però di non lasciarlo in giro in bella vista, altrimenti le tue capacità di attrice porno potrebbero velocemente trasformarti in una celebrità tra i suoi amici…!

venerdì 24 giugno 2011

Donne amano le avventure di una notte: fanno sesso occasionale come gli uomini


Al di là di qualsasi romanticismo, a volte la verità è difficile da accettare. Eppure dobbiamo prendere come un dato di fatto che le donne amano le avventure di una notte. Come gli uomini – contro cui spesso si punta il dito proprio per questo motivo – anche alle donne piace la storia di sesso occasionale che si consuma nell’arco di una notte. E non pensate che sia una diceria messa in giro da chi vuole screditare il gentil sesso: quest’affermazione è il risultato di un nuovo studio dell’Università del Michigan, riportato dalla rivista Journal of Personality and Social Psychology. Anche le donne dunque sono interessate al puro sesso senza sentimenti, se non il piacere assoluto.

Questa ricerca fa ricredere soprattutto quelli che erano convinti da sempre che il pianeta maschile fosse distante anni luce da quello femmnile. A quanto pare, uomini e donne hanno più punti in comune di quanti tuti immaginavamo, soprattutto quando si parla di sesso. Lo studio dimostra che le donne rifiutano l’avventura sessuale di una notte solo quando non sono sicure di poter trarre il massimo piacere da quell’incontro: se sono rassicurate dall’avvenenza e dall’atteggiamento del partner, anche le donne sono molto propense a fare qualche capriola tra le lenzuola. Lo psicologo Terri Conley ha definito questo atteggiamento come “Pleasure Theory” cioè le donne accettano le avventure di una notte per procurarsi un pò di piacere esattamente come fanno gli uomini. Gli scienziati hanno rianalizzato una serie di esperimenti condotti in uno studio del 1989 da Russell Clark ed Elaine Hatfield, secondo cui più del 70% dei ragazzi diceva di sì alle avance di una studentessa, mentre neppure una donna ha accettato la stessa offerta di sesso da parte de ragazzi. Se questo atteggiamento era stato attribuito al fatto che le donne sono selettive circa i partner sessuali perché cercano quello giusto che garantisca sicurezza una volta nata la prole, mentre gli uomini si sono evoluti per diffondere il più possibile il proprio patrimonio genetico e quindi per avere più rapporti sessuali con partner diverse, ora Conley ribalta la situazione pur non negando che anche quella tearia abbia la sua validità. Come esiste la formula chimica dell’amore, evidentemente esiste anche la formula dell’intesa sessuale.
Se la “Pleasure Theory” trova la sua concreta verità, più o meno vuol dire che sia gli uomini che le donne pensano solo a divertirsi. Il che potrebbe diventare lo scopo della vita di molte persone, ma mette in secondo piano la riproduzione. Secondo questa teoria è la ricerca del piacere la forza centrale che motiva il comportamento sessuale di uomini e donne e che la riproduzione è solo un sottoprodotto di questo sforzo. Se pensiamo che 7 coppie su 10 fa l’amore solo nel fine settimana perchè è troppo stanca e, magari anche in quelle rare occasioni, prova poco piacere, si capisce che forse l’avventura di una notte è l’ideale per molti – single e non – per ritrovare quel brivido che hanno perso. Ma si può andare avanti solo con poche ore di piacere? Anche se intense, non lasciano niente a livello emotivo, col risultato che i sentimenti diventano sempre più subordinati al sesso.

martedì 21 giugno 2011

5 buoni motivi per non fingere l’orgasmo



Tantissime donne continuano a fingere l’orgasmo, ma simulare il piacere è una brutta abitudine che si dovrebbe perdere, in nome di un sesso davvero soddisfacente.

“Ma per piacere!” Ecco cosa dovrebbe rispondere una donna alla domanda: “fingi l’orgasmo?”. Invece, secondo una recente indagine svolta da un team di studiosi britannici della University of Central Lancashire e della University of Leeds su 71 donne dai 18 ai 48 anni, la percentuale delle amanti da Oscar sarebbe addirittura dell’80%e il 25% simulerebbe l’apice del piacere nel90% delle volte in cui fa l’amore.

In più, gli studiosi, analizzando i vocalizzi delle donne durante il rapporto sessuale, hanno rilevato come quelle che potrebbero sembrare grida di piacere siano spesso una straziante implorazione/incitazione affinché il tutto finisca il più presto possibile. Un panorama piuttosto deprimente se si pensa che il sesso potrebbe e dovrebbe essereun’unione, un gioco, una gioia, di certo non una noia.

Ora: di ricerche sul tema “fingere l’orgasmo” ce ne sono a bizzeffe, di percentuali - spesso discordanti - anche. Nella questione “simulare o non simulare” però non sono i numeri che contano, ma il concetto: fingere l’orgasmo è una cattiva abitudine che le donne dovrebbero perdere in nome di un sesso realmente soddisfacente e all’altezza dei gemiti femminili.

E non importa se una donna finga l’orgasmo per compiacere il partner, per non deluderlo o ferirlo, per non sollevare un problema che potrebbe aprire una crisi di coppia o perché è troppo stanca o pensierosa, dal momento che gli effetti della pièce sessuale potrebbero essere molto più nocivi, soprattutto a lungo termine.

Quindi, ogni volta che una donna inizia a pensare - sì, a pensare, mentre fa l’amore - di fingere l’orgasmo, forse dovrebbe anche ricordarsi che:

1 - Simulare l’orgasmo vuol dire negarselo da sole, senza dare la possibilità al partner e/o a se stesse di provvedere e di essere davvero soddisfatte.

2 - Ogni orgasmo simulato è uguale a quello precedente e a quello prima ancora e con buona probabilità ad ogni altro orgasmo simulato che si potrà avere nella propria vita: davvero una noia mortale, con cui le donne si sono dimostrate abilissime nel negarsi da sole la possibilità di scoprire la meravigliosa varietà del piacere, in tutte le sue sfumature, in tutte le sue forme e in tutte le sue intensità.

3 - Prima o poi lui scoprirà la finzione: allora sarà molto peggio, molto più doloroso, distruttivo e in un certo senso umiliante che confessare candidamente che questa volta l’orgasmo non è arrivato e dire: “Non sono ancora venuta, ti va di darmi una mano?.”, con un bel sorriso.

4 - Fingendo l’orgasmo si genera un circolo vizioso, per cui ogni volta sarà più facile fingere e più difficile dire la verità o provare piacere, finché non si arriverà a mantenere il segreto così bene da fingere persino con se stesse. Così, lui penserà che non ci sia nessun problema, ma non potrà fare nulla per cercare di risolverlo, e la simulatrice rimarrà sempre insoddisfatta. In questo caso parlare, esplicitanto i propri desideri e suggerendo al partner come realizzarli, potrebbe essere una valida soluzione.

5 - Fingere l'orgasmo vuol dire accontentarsi. Fare sesso non è né un dovere né un’attività ginnica da praticare per soddisfare e/o compiacere il partner, ma un modo per incontrarsi e provare piacere. L’orgasmo non è dovere da adempiere né un bel film, ma un diritto da esercitare. Il bello è che ci sono tantissimi modi per farlo.

E se proprio volete simulare qualcosa, piuttosto che fingere l’orgasmo, avete mai pensato asimulare l’intero rapporto a ritmo di musica? Si chiama Air Sex.


lunedì 20 giugno 2011

Kamasutra per il sesso casalingo

Chi l'ha detto che stare spesso in casa sia sinonimo di una vita noiosa? Per dimostrarvi il contrario, ecco un Kamasutra con tutte le posizioni per il sesso casalingo, sfruttando poltrone, tavoli, letti, sedie e mobili di ogni sorta a favore dell'eros.


La posizione del morbido intreccio:

Questa posizione dà un risvolto ancora più piacevole alla frase "stare in poltrona": qui infatti la morbida seduta si trasforma in sostegno per fare sesso in piedi, ma in tutto relax. Lui appoggia un piede sulla poltrona (o il divano) e il suo ginocchio funge da appoggio per la gamba di lei, che così resta leggermente divaricata... Approfittate della posizione frontale per baci, carezze e sussurri...
Sex tip - Se non volete sporcare la fodera del mobile - o indossate  i tacchi - usate un drappo, e se volete aggiungere del divertimento, sfruttate il potere elastico delle molle!


La posizione della sbarra:
I corpi degli amanti bloccano il passaggio della porta, come una sbarra. Appoggiati agli stipiti di una porta, i corpi si sorreggono da soli, intrecciati. Per arrivare al piacere a lei basterà muovere avanti e indietro il bacino, guardando il partner negli occhi...
Sex tip - Per accortezza, sistemate dei cuscini vicino a voi, così che possiamo lasciarvi morbidamente cadere all'occorrenza..

La posizione del cassetto:
Aggrappandosi a una cassettiera, al letto, a un comò o a qualsiasi mobile che abbia una certa stabilità, lei punterà i piedi in avanti e consentirà al partner di prenderla da dietro, sollevandole una gamba. Basteranno piccoli movimenti oscillatori per produrre piacere per entrambi, e la penetrazione avrà un'angolatura davvero particolare.
Sex tip - Per controllare meglio piacere ed equilibrio, giocate con la muscolatura: contraendo l'addome per avere stabilità, contraendo e rilassando ritmicamente i muscoli vaginali per accrescere il godimento

La posizione della panca:
Una posizione comoda-comoda, rilassante come un dolce massaggio, ideale quando lei ha bisogno di farsi coccolare, senza preoccuparsi di nulla. A muoversi sarà lui, accarezzandole il corpo.
Sex tip - Il luogo ideale è - come intuibile - una panca, ma anche un puof o un tavolino robusto possono essere adatti: l'importante è che lei si stenda su un fianco e lasci fare a lui. E alle sue mani...

La posizione del gradino:
Questa posizione insolita permette un tipo di penetrazione piuttosto inedito: lui è sdraiato con la schiena su un tavolo (quello della cucina), mentre lei appoggia un piede su un piccolo gradino o sgabello e con l'altro - che posa a terra di tanto in tanto - si dà la spinta...
Sex tip - Per privilegiare comodità e piacere, cercate di regolare le altezze della superficie su cui si stenderà lui e dell'appoggio - il gradino che dà il nome alla posizione - che userà lei. Privilegiate movimenti lenti e morbidi (lei si deve quasi dondolare sull'appoggio, toccando i pavimento in punta di piedi...)

La posizione della sponda:
Questa è la variante "sospesa" della posizione del loto: è considerata molto intima perché gli amanti possono guardarsi negli occhi, condividendo le proprie espressioni di godimento, ed è sufficientemente complessa da consentire loro di concentrarsi sui movimenti - di solito lenti - e su una respirazione profonda, i cui effetti sul piacere sono assolutamente provati.
Sex tip - Avete bisogno di due sostegni solidi e stabili, quindi sceglieteli con accortezza per evitare rovinose cadute (ad esempio il letto, e un tavolino molto robusto). Il bello è che giocando con l'altezza e la distanza tra i due sostegna, potrete anche giocare sull'inclinazione, scegliendo quindi quella più comoda e piacevole.



La posizione della cavallina:
Un abbraccio morbido e languido per questa posizione da dietro che ricorda il salto della cavallina e che unisce le gioie della penetrazione profonda a quelle della "vicinanza" emotiva e della tenerezza: lui si aggrappa a lei, accarezzandole i seni e la schiena, e stimolando il clitoride all'occorrenza.
Sex tip - Utilizzate un pouf, un tavolino (quello del soggiorno?), una sedia o qualsiasi altro piano di appoggio che consenta di mantenere comodamente la posizione: così l'amplesso sarà più lungo e confortevole. 


La posizione del dondolo:
Una posizione insolita e acrobatica, adatta a chi dispone di una panca, di un tavolino robusto o di un qualsiasi mobile su ci sia possibile stendersi entrambi, lui sulla schiena, lei stando in ginocchio. Una volta raggiunta la penetrazione poi, non dovrete fare altro che dondolarvi dolcemente...
Sex tip - Per non soffrire di "postumi da sesso", attrezzatevi con dei cuscini da sistemare sul vostro talamo: i movimenti risulteranno più dolci e non dovrete fare i conti il mal di schiena - o alle ginocchia.

La posizione della scrivania:
Lei riuscirà a restare impassibile, mentre lui insidia la sua concentrazione, penetrandola da dietro e accarezzandole il corpo (anche la stimolazione del clitoride è gradita!)
Sex tip - Per realizzare questa posizione servono una scrivania e uno sgabello, un pouf o una sedia girata al contrario (lo schienale è rivolto verso la tua pancia). Un versione più piccante però - e un tantino esibizionista, consiste nell'appoggiarsi vestite di tutto punto alla balaustra del balcone, o al davanzale della finestra.

La posizione del massaggiatore:
Utilizzando una panca o un tavolino robusto in cui entrambi si possono mettere a cavalcioni, lei si stende sulla pancia e lui la penetra a dietro. Non è escluso che riesca davvero a combinare il piacere del sesso a quello di un buon massaggio...
Sex tip - Poiché in questa posizione la penetrazione non è particolarmente agevole, potrebbe essere utile che posizionare uno o più cuscini sotto l'addome (è anche più comodo!)

La posizione del gancio:

Lei, rannicchiata, si aggrappa a lui che si sorregge appoggiando la schiena contro il muro: in questo modo la penetrazione è profonda (e un po' faticosa...), baci e sguardi non mancano e i due corpi uniti formano un gancio
Sex tip - Per essere un po' più comodi - cosa non facile in questa posizione - lui dovrebbe appoggiare il più possibile la schiena alla parete, tenendo però il bacino inclinato verso l'esterno, contraendo i glutei e piegando leggermente le gambe.

La posizione della scaletta:   
Usate una panca o un tavolino abbastanza (resistente) lungo e stretto da poterci stare a cavalcioni. Poi mettetevi sopra di lui, con una gamba appoggiata alla superficie e molleggiatevi tendendo l'altro piede a terra, come se passo dopo passo doveste salire una scala che vi porta in alto, verso il piacere...
Sex tip - Con una mano appoggiatevi alla superficie e con l'altra stimolate il clitoride... se poi siete un po' pudichi, potete approfittare darvi la schiena per confessare qualche fantasia erotica, che farà arrivare l'eccitazione alle stelle.

La posizione del fiammifero:   
Questa posizione - variante della reverse cowgirl - infiammerà i vostri sensi: sistematevi in modo che lui sia steso e che voi possiate sorreggervi a un sostegno un poco dietro di voi (un tavolino, la testata del letto), e intrecciate le vostre gambe con quelle del partner: al piacere della penetrazione, avrete quello di sfregare il clitoride sul suo corpo... Vale la pena di faticare un po'!
Sex tip - I movimenti migliori sono quelli oscillatori, ma sistema un tessuto morbido o un cuscino sulla superficie dove appoggerai le ginocchia, altrimenti si infiammeranno anche quelle!

La posizione del campanello:
In questa posizione la penetrazione è ottimale per la stimolazione punto G: ogni movimento - meglio se oscillatorio! - produrrà una scarica elettrizzante, come un campanello del piacere

Sex tip - Per allineare meglio i genitali e rendere la stimolazione ancora più efficace, sistematevi dei cuscini sotto l'ultima parte della schiena e il sedere. Sarete più comode e la giusta inclinazione.


La posizione dello sgabello:   

Questa posizione è una via di mezzo tra il sesso "in piedi" e quello seduto, con la particolarità che i partner sono di sbieco l'una rispetto all'altro, così che si possono baciare e guardare negli occhi, unendo il piacere della penetrazione a quello dello sfregamento dei corpi...
Sex tip - In questo caso, trovare il giusto piano d'appoggio (un tavolo abbastanza robusto, ma anche il bracciolo del divano o della poltrona) ha la sua importanza. Dopodiché, provate a sperimentare diversi tipi di movimento, ad esempio quelli circolari. In certi casi l'instabilità aiuta...