lunedì 13 giugno 2011

Burlesque. Sperimentiamo la nuova seduzione



Fa tendenza al cinema, in teatro e in tv. Si diffondono corsi che insegnano l’arte di spogliarsi con humour e fantasia... Ma perché piace tanto? “È uno stimolo a esaltare la propria femminilità e ad accrescere l’autostima”, suggeriscono gli esperti


E se la seduzione fosse un mix di piume di struzzo e autostima? Guêpière, giarrettiere e alter ego? Il burlesque è un genere di spettacolo che fa tendenza: lo abbiamo visto al cinema in Burlesque con Cher e Christina Aguilera e in Tournée, del francese Mathieu Amalric (premio della regia a Cannes 2010) che racconta vere star del burlesque americano in tutta la loro prorompente esuberanza, poi in tv nella serie Lady Burlesque prodotta da Sky e, dal vivo, nei sempre più numerosi spettacoli proposti sulle scene dei cabaret. E il fenomeno si diffonde nelle scuole dove da Milano a Napoli, da Firenze a Udine vengono organizzati numerosi corsi e workshop, anche e soprattutto per principianti, per imparare ad ancheggiare, truccarsi e spogliarsi come autentiche pin up.

Esibirsi in un gioco liberatorio 
Ma perché il burlesque piace tanto e soprattutto alle donne? Forse perché sul palcoscenico contano più il costume, il trucco e gli accessori (boa di struzzo, ventagli, guanti lunghi, bustier, giarrettiere, cappellini, nappine copri capezzoli, cui si devono aggiungere eyeliner, rossetto scarlatto e ciglia fi nte) che non le forme perfette, perché il gioco vince sull’erotismo. “I nostri corsi sono richiesti da donne dai 20 ai 50 anni”, afferma Mitzi von Wolfgang della Burlesque School Milano. “Sono stanche dell’immagine stereotipata della donna imposta dalla moda e dalla pubblicità. Per qualcuna è uno stimolo a vedersi con occhi diversi, a scoprirsi più femminili e ancora seducenti. Altre lo fanno per poi esibirsi, anche solo nel privato della propria camera da letto, ma per la maggior parte è una possibilità di esprimersi attraverso l’ironia”. Il burlesque piace perché è un’arte nella quale ogni donna si può esprimere. Non ci sono canoni estetici predefiniti, misure o taglie da rispettare. “È un gioco che molte donne vivono come liberatorio: ognuna di noi sogna di essere una femme fatale. Grazie al burlesque, per il tempo di una canzone, ci si può creare un alter ego, senza prendersi troppo sul serio”, aggiunge Betty Love che propone i suoi corsi a Torino e Ciriè (To).

Esplorare la propria sensualità
Il burlesque aiuta le donne a mettersi a nudo, a riappropriarsi del proprio corpo, a interpretare il gioco della seduzione con eleganza e femminilità, spesso con ironia, con l’aiuto di costumi che possono creare da sole con libertà e fantasia. Dietro i lustrini ci sono quindi la presa di coscienza del proprio corpo e la riscoperta della femminilità, anche se esibita ai limiti della parodia. Oggi le donne cercano un approccio diverso alla propria sensualità. Per questo alla scuola Codice Danza di Milano, chi frequenta corsi base fa soprattutto un lavoro di introspezione, un percorso sull’autostima. Con l’aiuto di una psicologa che conosce bene il mondo del burlesque, abbiamo indagato sulle emozioni intime che una donna può provare quando, su un palcoscenico o in privato, decide di esplorare la propria sensualità senza rinunciare al gioco e all’ironia, imparando a superare gli stereotipi.

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